Fuori il 2 Dicembre “Grattacielo” + “Taglio degli Occhi”, una speciale doppia uscita del cantautore torinese Leandro pubblicata per l’etichetta indipendente Bunya Records
“Grattacielo” rappresenta quella insormontabile salita da scalare prima di arrivare alla cima che in questo caso, per Leandro, è rappresentata dall’accettazione della società di noi stessi e delle nostre scelte. La fatica è quella che i trentenni si apprestano a vivere poiché braccati dal mito della “stabilità” raggiungibile solo attraverso compromessi. La linea vocale è volutamente quasi una filastrocca bambinesca, perfetta contrapposizione alla serietà del tema, che vuole far riflettere circa il vero significato di maturità, elemento troppo soggettivo e senza possibilità di misurazione universale. Il grattacielo quindi diventa il simbolo della nostra vita che, mattone dopo mattone, vuole arrivare a farci raggiungere chissà che cosa in futuro, chissà fin dove in alto nel cielo ma partendo sempre dal primo piano per non farci dimenticare neanche un momento di quello che è vivere il presente.
“Taglio degli occhi” è invece un brano molto più cupo, che fotografa il periodo difficile che stiamo vivendo e che non è ancora terminato. E’ un velato racconto delle difficoltà relazionali, emotive e di vita derivanti dalle restrizioni e dalle rinunce che ci hanno allontanato dal “come si viveva prima”. Si parla della paura di non riuscire più a godere a pieno dei rapporti, dopo un tempo così lungo di vita vissuta a metà e di come riuscire comunque a prendere tutto il buono che questa ci concede, per imparare a conoscersi più a fondo, come reazione collettiva a un male collettivo.
Le sonorità del brano ricordano un mosaico tra Trip Hop, Indie Pop e cantautorato conditi con un pizzico di psichedelia tanto caro al cantautore. The Beatles , Ivan Graziani e i Portishead sono invece i riferimenti da cui Leandro ha istintivamente e sapientemente attinto.
Entrambi i singoli sono stati registrati al Dewrec Arci Studio di Torino, la produzione è stata affidata a Paolo Bertazzoli, che ha curato anche l’arrangiamento, e Lorenzo Donato che ha mixato e masterizzato il brano presso gli Arca Studios di Torino. A suonarlo sono stati Andrea Leandro, Paolo Bertazzoli, Pietro Caramelli e Paolo Priolo
Leandro: “Ho voluto far uscire insieme queste due canzoni perché si possa chiudere un cerchio, insieme a “Galassia” singolo pubblicato a giugno. Si tratta di canzoni scritte in un periodo preciso della mia vita, chiuso in casa senza grandi prospettive e l’impossibilità di sfogare su un palco tutto quello che avevo dentro. Hanno significati molto diversi tra loro, ma riescono a racchiudere gran parte delle emozioni che ho provato nell’ultimo anno e mezzo. Nell’arrangiamento mi sono ispirato ai deliri di voci, batterie spezzate e mellotron stampo The Beatles, in particolare su “Grattacielo”, dove il pianoforte la fa da padrona. In Taglio degli Occhi le linee di contrabbasso diventano lo strumento principale e che reggono quasi tutto il movimento della chitarra classica e degli altri strumenti. Brani entrambi molto difficili da “etichettare” in un genere ben preciso, essendo stati pensati senza particolari riferimenti musicali, in un’ottica meno elettronica e di campionamento rispetto al primo disco, ma lasciando molto più spazio alla parte suonata e legnosa degli strumenti acustici utilizzati.”