Dedicata a produttori e musicisti visionari che hanno contribuito alla diffusione di stili e generi musicali africani e afro-discendenti.
La prima uscita di Quilombo è dedicata a Paulino Vieira, produttore, arrangiatore e polistrumentista che ha avuto un ruolo chiave nella diffusione e nella definizione dello stile di un sound molto particolare, quello dell’esodo capoverdiano.
Nato nel 1956 a Capo Verde, più precisamente nell’isola di São Nicolau, nella prima metà degli anni ’70 si trasferì a Lisbona per entrare a far parte di “Voz de Cabo Verde”, ai tempi la band capoverdiana più in voga. Fu invitato a entrare nel gruppo da Bana, altra figura fondamentale nello sviluppo e diffusione della musica capoverdiana in Europa.
Molti capoverdiani avevano lasciato il proprio paese e si erano trasferiti in Europa, principalmente a Lisbona ma anche a Parigi e Rotterdam. Paulino Vieira, tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’90, collaborò con numerosi artisti e band: da nomi pressoché sconosciuti a star internazionali come Cesária Évora, è difficile trovare album di musicisti capoverdiani di quell’epoca nei quali non ci sia stata la sua partecipazione.
I brani selezionati in questa playlist hanno visto la partecipazione di Paulino Vieira come produttore, arrangiatore e polistrumentista. Appartengono a diversi stili come Morna, Coladeira e Funaná: quest’ultimo genere è tradizionale dell’arcipelago di Capo Verde ma, per la sua natura lasciva, intrinsecamente africana e soprattutto ribelle era stato proibito dal colonialismo portoghese. Veniva suonato di nascosto e, dopo l’indipendenza del paese – che avvenne nel 1975 -, questo stile esplose nuovamente. Dall’incontro con sintetizzatori e altri strumenti elettronici nacquero nuovi ibridi che combinano tradizione e modernità.
Capo Verde è un arcipelago che ha guardato verso entrambi i lati dell’Atlantico. La musica non incontra solo nuova strumentazione ma nasce dalle contaminazioni raccolte da altre culture: quelle che arrivavano a Capo Verde con viaggi e scambi commerciali – dal continente africano, Brasile e Caraibi – e quelle che sono nate dagli scambi avvenuti con altre diaspore africane in Europa – come quella delle Antille.
Questa playlist, carica di allegria nostalgica, raccoglie alcuni brani di quello che è conosciuto come il sound cosmico di Capo Verde.
Ascolta Quilombo su Spotify:
a cura di Damonji
Selector e collezionista di dischi anni 70’ e 80’ provenienti da Africa, Brasile e Caraibi. Scava a fondo portando avanti una ricerca musicale senza sosta, molto influenzata dalle esperienze in Sud America, nelle quali ha avuto modo di vivere i ritmi direttamente sul posto. Ugualmente affascinato da ritmi tradizionali, funk, latin e disco sfugge alle definizioni e nei suoi set si muove cercando le connessioni tra questi universi.
Quilombo | Dic ’21
Tracklist:
Cyril Diaz & Orchestra – Feeling Happy
Henri Debs Quintet – Mr Kombass a Paris
Raymond Cicault Et Son Orchestre Volcan – À Mon Ami Lucien Jolibois
Dolor Et Les Diables Du Rythme – Salvana
Le Ry-co Jazz – Dima Bolane
Guy Conquette – Assez Fait Cancan
Sydney Lérémon Et Ses Amis Du Calvaire Baie-Mahault – You You Matayango
Ti Céleste, Popilation Basse -Terrienne Au Abois
Robert Mavounzy Quartet – Henri Te Vlé Mayé
Le Ry-Co Jazz – Si I Bon DI I Bon
Eric Virgal – Stanislas
Les Vikings – Ambiance (Guhe Huiamo)
Les Aiglons – Les Aiglons Ka Satisfait
Smoke – Lina Femm’ Foll
Rico Et Pi Yo – Pas Coler La
Midnight Groovers – Talon Haut
Edouard Benoît – Mauve Chauffe
Koumbit – Lagé Yo
Expérience 7 – Banzai
Jo Star – Demaré Mwen
Alex Rosa – Sistem
Zouk Machine – Ou ke Rive
Exile One – Ilyne
Midnight Groovers – Stranger (Disques Debs Version)
Henri Debs Sextet Et Paul Blamar – Moin Çé On Maléré